Google avvertirà i suoi utenti quando un sito non è ottimizzato per Mobile
A chi non è mai capitato di fare una ricerca sul proprio smartphone con l’onnipresente Google e poi arrabbiarsi non poco perché la visione del sito sul suo piccolo schermo è tale da rendere difficoltoso o praticamente impossibile reperire le informazioni che si stavano cercando? Magari si aveva pure fretta e si è costretti a perdere tempo inutilmente spazzolando con il dito il touchscreen nell’affannosa impresa di domare la pagina web.
Questo accade perché l’ottimizzazione per dispositivi mobili del sito che si sta indirizzando è fatta male o addirittura non fatta. Normalmente, il sito dovrebbe accorgersi se chi sta accedendo alle proprie pagine web sta usando un PC o un dispositivo mobile. In questi casi, o la progettazione del sito è tale per cui si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo (Responsive Design) oppure si opera un reindirizzamento verso una versione specificatamente studiata per il mobile (redirect). Ma se questo non avviene o è fatto male, ecco le problematiche di visualizzazione da parte del povero utente.
Questo problema non è certo di facile soluzione per Google, ma, vista l’importanza dell’argomento, la casa di Mountain View ci sta pensando seriamente. Le strategie che sono state individuate sono essenzialmente due, una che riguarda l’utente, l’altra che riguarda l’amministrazione del sito:
Primo caso: Google rileva che sei su uno smartphone e che il risultato della ricerca dove si sta per fare clic ha l’abitudine di reindirizzare gli utenti che sono su dispositivi mobile su una copia del sito adattata appositamente per smartphone. Qui la possibilità che il nuovo indirizzo non corrisponda alla pagina desiderata è piuttosto elevata, per cui avvertirà di questo l’utilizzatore, che, per proseguire, dovrà cliccare su un pulsante con indicato “try anyway”, che probabilmente sarà tradotto in italiano con “Prova comunque” o qualcosa del genere. Non si può dire che sia una soluzione perfetta, ma almeno si fa presente all’utente che potrebbe andare incontro ad alcuni problemi.
Secondo caso: se per il tuo dominio si utilizza Webmaster Tools, Google invierà un messaggio quando rileverà che una pagina (o, più probabilmente, il vostro intero sito) non è correttamente visualizzata su dispositivi mobile.
Sicuramente, lo sappiamo, non sono soluzioni esaustive, ma è altrettanto vero che per questi casi Google, tecnicamente, non può fare molto.
C’è da dire che in realtà l’utente ha la possibilità di “vendicarsi” non frequentando più il sito che gli da’ questi tipi di problemi. Da un’indagine su questo argomento, tra l’altro, si è scoperto che il 75% degli utenti preferisce e utilizza, anche per i propri acquisti on line, solo siti ottimizzati per mobile.
Infatti, questa specie di selezione naturale è quello che Google pensa di ottenere con questi avvisi, che, come già citato, interessano sia l’utente che gli amministratori del sito. Una diminuzione del traffico verso un sito con evidenti carenze di visualizzazione quando è indirizzato tramite smartphone assieme alle lamentele degli utenti stessi saranno sufficienti per andare nella direzione della soluzione di questi tipi di problemi, sensibilizzando gli amministratori circa le difficoltà incontrate dai visitatori.
Tutto sommato, l’amministratore del sito può controllare facilmente il buon funzionamento del suo prodotto, indirizzando banalmente una sua pagina web con lo smartphone. Quindi, con un PC, si potrà controllare il risultato tramite Webmaster Tools, in particolare gli URL errors presenti nella sottosezione Smartphone. Se è indicato Fault redirect, vuol dire che questo problema esiste. Dovrà quindi correggere il reindirizzamento verso la pagina corretta. Nel caso in cui questa, nella versione del sito per mobile, non esistesse, è considerato meglio non reindirizzare verso la homepage mobile ma proseguire sulla pagina del sito giusta, anche se non ottimizzata per mobile.
Probabilmente, la soluzione migliore sarebbe una corretta progettazione del sito in tecnica Responsive Design, soluzione che risolverebbe questo potenziale problema alla radice.