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Adwords banna il porno!

Sembra proprio che Google AdWords abbia deciso di bannare il porno dal motore di ricerca Google, almeno a giudicare dalla nuova policy pubblicata ultimamente nella sezione di BigG riservata alle norme di comportamento.
Le regole sono dettagliate e precise, forse proprio per non lasciare alcun margine di dubbio agli utenti.

In particolare, Google sottolinea che è fatto esplicito divieto di pubblicare contenuti o immagini di chiara natura sessuale con specifico e preciso riferimento a rappresentazioni grafiche di qualsiasi natura che riportino ad atti sessuali piuttosto che alla pubblicazione di contenuti pedopornografici o di atti sessuali non consenzienti. Ma Google non dimentica la prostituzione ed ecco che una voce specifica di divieto viene dedicata a qualsiasi contenuto che possa essere interpretato come l’offerta di prestazioni sessuali in cambio di denaro o qualsiasi altro tipo di compenso.
Nonostante la legge spesso non vieti contenuti di questo tipo, Google ha deciso di essere ancora più restrittivo e di inibire questi contenuti nell’utilizzo dei suoi servizi.

In una sorta di vademecum di ció che è proibito e di ció che non lo è, il più famoso motore di ricerca snocciola una lista di contenuti assolutamente non consentiti. Fra questi abbiamo la diffusione di contenuti che incitino in qualche modo all’autoerotismo nonché qualsiasi manifestazione hardcore che coinvolga minori oltre, ovviamente, contenuti legati ad atti sessuali esplicitamente non consenzienti. Inoltre, un ‘capitolo’ a parte è dedicato ai servizi di escort che pure sono tacciati di illegalità così come quello relativi a massaggi erotici e delle parti intime, compresi i servizi di massaggi tantrici. Comparando poi il servizio di escort a quello di accompagnatrici, Google blocca anche quest’ultima tipologia di contenuti.

Ma la nuova policy di Google non è solo un lungo elenco di divieti ma vengono anche indicati i contenuti che, invece, sono accettati. Fra questi via libera al servizio di assistenza alle persone e, più nello specifico, a quello di badanti. Stesso discorso per quanto riguarda i locali di lapdance e streptease che sono ammessi con riserva e classificati come contenuti non adatti ai minori. Stessa sorte tocca ai sito di incontri sessuali destinati ad un pubblico di adulti.

E se Google non ha approvato i miei contenuti come faccio a farmeli autorizzare? Niente paura, un sistema c’è. Basta rimuovere i contenuti che violano palesemente la policy di Google, salvare le modifiche ed inviarle  per una nuova validazione. È da ricordare, comunque, che se i servizi dell’azienda che intende pubblicare i suoi annunci in Google AdWords sono proibiti dal motore di ricerca, in ogni caso non verranno pubblicati. In genere occorre un solo giorno lavorativo per la verifica ma alcuni casi più complessi possono richiedere più tempo.

Le conseguenze per chi infrange la nuova policy di Google sono davvero pesanti. Si passa dal semplice blocco dell’annuncio – che verrà rimosso solo dopo le opportune modifiche e successiva verifica – al blocco totale del sito fino a che non siano stati rimossi i contenuti incriminati fino, addirittura, alla cancellazione totale dell’account. Questo provvedimento comporta il totale impedimento di utilizzare qualsiasi servizio di Google con quell’account e con gli altri ad esso collegati.

Google dopo aver diffuso le nuove regole di policy ha poi specificato che sono norme pensate per tutelare sempre di più le categorie di utenti considerate più sensibili ed esposte come puo’ essere quella dei bambini. Ha comunque peró deciso di mettere a disposizione degli utenti che si sono visto bloccare dei contenuti e/o degli annunci uno speciale indirizzo mail per chiedere maggiori informazioni.

 


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