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Ottimizzare l’oggetto delle proprie email

Chi invia abitualmente e-mail a scopo pubblicitario è perfettamente a conoscenza di quanto sia cruciale l’oggetto. Infatti, l’oggetto giusto darà maggiore possibilità alla e-mail di essere aperta e letta. Ovviamente, nell’ambito del marketing, più e-mail lette equivalgono a maggior conversioni. Viene da sè che, nel caso in cui le e-mail non vengono aperte, per il sito non si otterrà nessuno dei risultati sperati. Gli oggetti migliori sono quelli brevi, che accennano al contenuto ma che fanno venire voglia di aprire l’e-mail per conoscerlo. Il punto su cui concentrarsi maggiormente è la semplicità. Questa infatti ottiene risultati migliori rispetto ad oggetti complessi. Di seguito vi daremo 11 buoni consigli per ottimizzare l’oggetto delle proprie e-mail.

1. Oggetto breve

La lunghezza dell’oggetto è importantissima. In primo luogo perché un concetto breve è più semplice da leggere e, in seconda istanza, perché non rischia di essere tagliato dal provider di posta elettronica. L’ideale è tenersi intorno a 40-50 caratteri.

2. Le informazioni importanti vanno messe prima

La maggior parte delle lingue vanno lette da sinistra a destra, pertanto quando si scrivono i concetti più importanti all’inizio questi verranno letti prima.

3. Alcune parole da non usare

Ci sono alcune parole che, inserite nell’oggetto, fanno finire l’e-mail direttamente nella casella spam. Le principali parole o frasi che non piacciono ai provider di posta elettronica sono: gratuito, credito, offerta, agire ora e periodo di tempo illimitato. Uno studio piuttosto recente ha messo in evidenza che anche alcune parole dall’apparenza innocua, come guida o promemoria, possono essere considerate negativamente. Per tale motivo si consiglia di controllare su internet la lista di tutte le parole che è meglio non usare nell’oggetto dell’e-mail.

4. Altre cose che fanno considerare le e-mail spam

I provider di posta elettronica, oltre a quanto detto nel punto 3, fanno finire nella cartella spam anche le e-mail che usano nell’oggetto simboli come @ #! ** ^ $! od imprecazioni, troppi punti esclamativi e parole in cui alcune lettere sono sostituite da numeri.

5. Oggetto semplice

Affinché un e-mail abbia più possibilità di essere aperta è necessario che l’oggetto sia chiaro, conciso e semplice. Non è indispensabile utilizzare stranezze o cercare di essere divertenti. Tutte queste caratteristiche non fanno presa per quanto riguarda l’oggetto che deve solo essere significativo per far capire il contenuto della lettera.

6. Invita all’azione

Si tratta di una tecnica che funziona quasi sempre e dà buoni risultati. In pratica, includere nell’oggetto parole che invitino all’azione significa comunicare al destinatario cosa volete che faccia dopo aver letto ‘e-mail.

7. Fare domande

Come nel punto 6, anche in questo caso le risposte degli utenti sono spesso positive. Un oggetto che contiene una domanda comporta un grado di interazione maggiore con il destinatario e lo invoglia a leggere il contenuto. Infatti, se la domanda proposta nell’oggetto è interessante, l’utente non esiterà ad aprire l’e-mail per conoscere la risposta dell’azienda.

8. Indentificarsi

Al pari dell’oggetto, anche il nome che si mostra al destinatario è importante. La scelta deve essere ben ponderata, bisogna assicurarsi che si tratta di un nome facilmente riconoscibile per l’utente ed è indispensabile non cambiarlo troppo spesso.

9. Urgenza

Anche questo sistema funziona abbastanza bene. Utilizzando termini come adesso, oppure ora, fa comprendere quanto sia importante l’iniziativa e quanto l’utente si stia perdendo di essa. Un’altra tecnica è quella di specificare un giorno molto prossimo in cui compiere una determinata azione.

10. Localizzare

Molto spesso coloro che si occupano di marketing online hanno a disposizione numerose informazioni sugli internauti, tra queste la loro localizzazione geografica. Questo dato può essere utilizzato per migliorare l’oggetto specificando novità, offerte od altro, nella zona in cui vive l’utente.

11. Tempestività e pertinenza

Per ultimo, sicuramente non per importanza, è bene tener presente che riportare eventi recenti o notizie, immagini ed altro, che sono diventate virali può essere un’ottima idea. L’argomento trattato è conosciuto dalla massa, si tratta di qualcosa che si ricorda benissimo perché molto recente o che addirittura si sta ancora vivendo e pertanto l’utente tende ad aprire l’e-mail per conoscere il punto di vista del mittente.

Seguendo questi undici punti sarà possibile creare l’oggetto perfetto. Ovviamente, anche se ci si attiene strettamente a tutti i consigli, non è garantito al 100% che l’e-mail sarà aperta. L’apertura o meno di un’e-mail è un fatto del tutto personale e varia, quindi, da un utente all’altro. Non è possibile accontentare tutti, ma con i metodi sopra illustrati sarà possibile accontentarne una buona percentuale. Il miglior modo per sapere se un oggetto è buono o meno è testarlo. Una buona pratica è provarne un piccolo numero per poter giudicare quale ottiene il miglior risultato.


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