Come usare Google Analytics e i suoi obiettivi per incrementare le tue pagine viste
Saper utilizzare Google Analytics è un ottimo modo per poter analizzare al meglio i progressi del proprio sito web. Le performance di un sito infatti sono direttamente proporzionali dal suo successo. Questo strumento può essere davvero efficiente per aumentare le visualizzazioni della pagina sulla quale si vuole aumentare il traffico. Grazie a questo grande motore di analisi è possibile monitorare senza spendere soldi ciò che serve a migliorare il rank del proprio portale.
Naturalmente è necessario impostare correttamente il proprio account. Sono pochi i passi che devono essere compiuti per analizzare le evoluzioni e le involuzioni del sito web.
Come prima cosa è necessario impostare gli obiettivi. Se il nostro obiettivo è la registrazione sul portale immetteremo il link della registrazione come obiettivo primo. In questo modo potremo monitorare il quantitativo delle persone che andranno a finre su quella pagina e la percentuale di rimbalzo. Capiremo, dunque, come procedere per migliorare e ottimizzare le proprie conversioni.
Si potranno scegliere più obiettivi che potranno essere nominati in maniera differente per poter essere meglio analizzati. E’ bene categorizzare il tutto come si fa anche per le cartelle della proprio computer o della propria posta elettronica. In questo modo sarà più semplice ritrovare ed analizzare approfonditamente ciò che si è studiato.
Possono anche essere creati degli obiettivi beta. Se non siamo sicuri di cosa vogliamo analizzare questo è un ottimo strumento.
Grazie ad una analisi approfondita degli obiettivi si potrà capire come realizzare contenuti di qualità e che invogliamo alle azioni gli utenti.
Vediamo insieme, però, come impostare un account di Google Analytics in modo tale che queste cose possano essere effettivamente analizzate.
Come prima cosa il nostro sito web deve avere contenuti di qualità. I contenuti devono essere non solo interessanti da condividere, ma anche diversi rispetto a quelli che si trovano sul web. L’utente quando naviga sul nostro portale deve provare un’esperienza nuova che non prova nagivando presso altri luoghi virtuali. Meglio è inoltre creare dei contenti che siano legati tra di loro. Se ogni conenuto rimanda anche ad altri, avremo la possibilità più di far sostare per più tempo l’utente sul nostro portale. L’utente deve essere guidato attraverso il portale al raggiungimento di una scopo o di una azione, che però non deve essere svelata. La meta non deve però essere lontana. Una meta che ha tante tappe intermedie farà probabilmente perdere l’utente. Basta analizzare i principali siti web mondiali. Per esempio Facebook, ha come scopo quello di far registrare l’utente. Non ci sono passaggi intermedi prima della registrazione. Essendo un social conosciuto esso si può permettere di portare immediatamente l’utente a compiere l’azione. Un altro esempio può essere Spotify. Anche qui l’utente, dopo una prima schermata sintetica, viene spronato all’azione.
Le risorse devono essere di vario tipo. In questo modo si potranno prendere gli utenti amanti dei video, quelli amanti degli articoli di giornale e quelli amanti delle infografiche. Analizzate ogni singolo mezzo. In questo modo vedrete qual è il più efficiente per il vostro business. Su Google Analytics si potrà analizzare anche il tempo di sosta di ogni singola persona su una pagina. In questo modo si potranno guidare gli utenti verso uno specifico obiettivo.
Dopo aver fissato chiaramente gli obiettivi è necessario ed indispensabile analizzare i flussi. Nessuna analisi produce molto se non vengono analizzati i risultati. Anche un potete strumento come Google Analytics realizza report che devono essere costantemente essere studiati.
Altra azione da fare è quella di fare dei test per ogni modifica che si sta portando avanti nel proprio sito web. I test servono a capire se è meglio l’approccio precedente o quello che si è andato a modificare. Non tutte le modifiche infatti possono portare un miglioramento. Se si dispone di un certo traffico si può analizzare bene quali sono gli effetti delle modifiche sul proprio portale. Per migliorare sempre di più l’esperienza dell’utente è bene analizzare questi dati nel dettaglio. In tal modo si potrà creare un sito web all’insegna di chi lo visita. La user experience è alla base di ogni buon sito web. Solo in questo modo scopriremo se dobbiamo render i nostri contenuti più SEO friendly o se il nostro successo è proprio nella specificità del nostro messaggio.
Ci sono dunque diversi parametri che devono essere analizzati quando si studia Google Analytics.
Il primo il numero delle visite. Le visite totali sono indicative sopratutto per quanto riguarda le pagine visitate. Saranno quelle infatti dove si dovrà puntare di più per rendere maggiormente efficiente la comunicazione.
Altra indicazione importante è il tasso di rimbalzo. Quest’ultimo ci fa comprendere in che quantità gli utenti passano da una pagina all’altra e anche in che quantità abbandonano il nostro sito web. Un elevato tasso di rimbalzo indica che c’è qualche problema di comunicazione nel sito. Non preoccupatevi in questo caso. Significa che ci sono margini di miglioramento.
Parallelamente è bene analizzare anche il tempo di permanenza dell’utente sul sito web. Questo vi fa comprendere anche se il messaggio è immediato o ha bisogno di una sedimentazione. Qualora l’utente dovesse compiere determinate azioni è interessante anche vedere in quanto tempo esse vengono realizzate. Migliorare la tempistica potrebbe essere un ottimo punto di arrivo, anche se più complesso di quanto possa sembrare apparentemente.
Chiunque può avvicinarsi a questo strumento. Non è necessario essere degli statistici oppure dei laureati in informatica. Seppur ricco di funzionalità, questo strumento è fruibile con un minimo di elasticità. Per la sua semplicità, però, lo strumento non deve essere preso sotto gamba. E’ necessaria una figura che all’interno dell’azienda analizzi nel dettaglio i risultati collegati a tutti i cambiamenti apportati sul sito web. Senza nessun tipo di monitorazione non è possibile l’evoluzione e il successo del proprio portale, sopratutto se questo è un ecommerce. In questo caso la figura deve occuparsi anche necessariamente di collegare Google Analytics con Google Adwords, analizzando nel dettaglio i risultati e reportizzando sempre quest’ultimi in modo tale che i dati provochino dei cambiamenti nel sito web. Pensare che sia inutile una risorsa del genere è assolutamente sbagliato. E’ inutile se le sue analisi non vengono prese in considerazione, erroneamente.