Cos’è il Bounce Rate e come migliorarlo
Se avete mai provato a fare un’analisi del vostro sito web per monitorarne l’andamento, vi sarà senz’altro sembrato di essere in un ambiente abbastanza confuso. Soprattutto per chi scopre questo mondo per la prima volta, non è facile capire le metriche utilizzata nel settore informatico.
Oggi andremo a vedere nello specifico il Bounce Rate, che letteralmente potremmo tradurre con “frequenza di rimbalzo“.
Il Bounce Rate del vostro sito indica la percentuale di persone che l’hanno solamente visitato per poi passare ad altro. Ciò significa anche che una volta che i visitatori sono approdati sulle vostre pagine, non hanno cliccato nulla, nessun contenuto né link interno presente, non hanno visionato altre pagine da voi inserite se non quella d’arrivo. Probabilmente hanno letto alcune informazioni presenti, per poi semplicemente abbandonare il vostro sito.
Ricapitolando, il Bounce Rate indica il totale delle visite sul vostro sito effettuate da persone che si sono limitate a stare in una singola pagina, senza quindi controllare altre sezioni. Ovviamente la percentuale potrebbe essere diversa a seconda delle pagine che andrete ad analizzare.
Non bisogna confondere il Bounce Rate con il tasso delle persone in uscita, che si basa su una metrica diversa, un po’ più difficile da comprendere. Esso include, appunto, la percentuale di visitatori che lasciano il vostro sito web, ma la pagina d’uscita non è necessariamente l’unica che hanno visitato. Per quanto è dato sapere, potrebbe essere solo l’ultima di una catena di pagine visitate, come ci saranno casi in cui sarà l’unica pagina visualizzata.
Facciamo un esempio pratico. Diciamo che volete conoscere il Bounce Rate e il tasso d’uscita in riferimento alla pagina dei ringraziamenti del vostro sito. Una percentuale molto elevata di Bounce Rate sulla suddetta pagina dovrebbe farvi subito allarmare, perché ciò indicherebbe che le persone stanno guardando solamente quella pagina, per poi spostarsi su altri siti. Viceversa, un tasso d’uscita alto non sarebbe altrettanto allarmante. La percentuale indicherebbe solamente che la pagina in questione è stata l’ultima di una serie consecutiva e che le persone che abbandonano il sito da qui, probabilmente vi sono state indirizzate da un corretto collegamento presente nel vostro spazio virtuale. Ovviamente le nostre sono solo supposizioni, ma l’esempio fatto dovrebbe servirvi per capire la differenza tra i due termini.
Fin qui abbiamo quindi capito cos’è il Bounce Rate, ma come è possibile utilizzare in modo costruttivo la sua percentuale? Semplicemente può esservi d’aiuto per capire quali migliorie apportare al sito. In generale, alti valori di Bounce Rate indicano che la pagina in questione è irrilevante per il visitatore o, peggio ancora, crea solo confusione durante la navigazione.
Se il vostro sito ha una struttura molto basilare e di scarso interesse, per esempio, quasi sicuramente il valore del Bounce Rate sarà elevato. Continuate quindi a tenere a mente che il Bounce Rate indica solo quante persone entrano in una pagina del vostro sito e successivamente la lasciano senza aver effettuato nessun’altra azione. Quando volete quindi conoscere il Bounce Rate di una pagina, assicuratevi se vi siano o meno altri parametri che possano darvi un quadro più completo. Date ad esempio un’occhiata alla media del tempo che viene trascorso sul sito, o al dispositivo utilizzato dalle persone per collegarsi (se ad esempio si collegano soprattutto con un cellulare, va da sè che il tempo di connessione dovrebbe essere minore).
Ancora un esempio? Eccovi serviti: se avete un alto tasso di Bounce Rate relativo solamente ai dispositivi mobili, può darsi che il valore indichi che il design studiato per i cellulari è abbastanza povero ed assolutamente non coinvolgente. Ecco quindi che la riprogettazione dovrà essere mirata solo a quell’aspetto, senza stravolgere l’intero sito internet.
La conclusione è abbastanza semplice: il Bounce Rate potrebbe indicare che qualcosa nel layout delle vostre pagine potrebbe non funzionare a dovere, ma per averne la certezza dovete esaminare tutti i valori inerenti a quelle pagine ed utilizzarli per trovare una soluzione adeguata. Pensate al Bounce Rate come alla spia d’emergenza della vostra auto: avete la certezza che c’è un problema, ma per diagnosticare quale esso sia è necessario controllare le varie parti del motore ed apportare le modifiche adeguate.