I gruppi sociali influiscono sulle scelte dei consumatori
In sociologia esiste un fenomeno chiamato “socializzazione secondaria” in cui le persone sono influenzate dall’ambiente circostante, che determina le loro azioni. La maggior parte di queste azioni sono influenzate dai gruppi sociali di riferimento. Ciò accade anche nel digitale.
Una prima considerazione riguarda i contenuti. Spesso sono poco curati e molto poveri; trovare qualcosa di importante. Il risultato principale è che un costo crescente di ricerca determina contenuti rilevanti e di valore.
Così abbiamo un numero crescente di persone che vengono seguite (amici, colleghi, opinion leader) e usate come curatori. Due sono i motivi di questo approccio: il primo è dato dalla pigrizia nella ricerca e il secondo è l’abitudine a seguire un gruppo sociale.
Un secondo aspetto da tenere in considerazione è il SEO. Per Google la condivisione del contenuto ha un valore molto alto; i principali indicatori di ranking sono stati legati a reazioni sociali come ad esempio, i like su Facebook, i retweets su Twitter e lo share su Youtube. Da ciò emerge che la popolarità e l’approvazione sociale sono caratteristiche fondamentali.
Come sfruttarlo nel marketing?
La prima chiave da tenere in considerazione è quello di riuscire ad individuare i leader del gruppo, in modo da influenzare il resto della comunità. In due parole, Influencer Marketing. Questa tendenza permette di individuare gli influencer all’interno della comunità, dove vi interagiscono e sono capaci di influenzare l’opinione di un vasto pubblico in tempi rapidi.
La seconda è quella di concentrarsi sui contenuti migliori e utilizzarli sui social media. Essi sono la chiave per arrivare al pubblico e per il successo SEO.
In conclusione, i social media ed i contenuti di marketing sono settori maturi e in continua ascesa. Capire le preferenze, gli acquisti e i consumi delle persone è la strada che può portare al successo.
Source
ninjamarketing.it