Philip Kotler e il futuro del Marketing
Philip Kotler, il guru del management e il maggior esperto al mondo nelle strategie di marketing, nel suo ultimo lavoro “Il futuro del marketing”, fa una breve cronistoria del marketing a partire dai venditori dei primi del ‘900 fino ad arrivare ai social media, cercando di prevedere il futuro del marketing, evidenziando il ruolo strategico del marketing.
Nel corso degli ultimi anni, all’interno delle aziende, il Marketing ha avuto un radicale cambiamento, passando da un ruolo marginale a diventare uno dei grandi protagonisti del successo delle aziende.
La nascita del marketing risale ai primi del ‘900 grazie ad alcuni economisti che sostenevano che i loro predecessori trascurassero tre aspetti: la teoria semplicistica del consumatore, l’utilità dei canali di distribuzione e il mancato utilizzo della pubblicità.
Proprio Kotler, nel 1967 ha deciso di riorganizzare il marketing portandolo ad un sistema analitico, scoprendo che aiutava le vendite a fare meglio il lavoro.
Oggi esistono due tipologie di aziende di marketing:
- Il primo tipo si occupa di vendere ciò che l’azienda ha in produzione al momento;
- Il secondo, definito Marketing Avanzato, si occupa dello studio di una strategia aziendale affinché nell’arco di un periodo, l’azienda ottenga risultati di mercato positivi.
Secondo l’autore è necessario capire che il marketing è la forza motrice che rende un’azienda di successo e di cui ne costruisce il futuro. E’ importante quindi fare un salto culturale e non vedere più il marketing come un centro di costo.
Per quanto riguarda i social, invece, Kotler pensa che rivestiranno un ruolo sempre più importante all’interno delle aziende, permettendo una maggior comunicazione con i clienti. Tuttavia, la pubblicità sui mezzi tradizionali non è da abbondonare, visto che funziona ancora.
Così è emersa la disciplina della comunicazione integrata, la quale consiste nell’unione di sforzi comunicativi su canali diversi intrapresi dall’azienda con l’obiettivo di massimizzare i risultati.
Source
insidemarketing.it