6 Statistiche sul Mobile che ti stupiranno
L’avvento e la diffusione dei dispositivi mobile sono eventi significativi, portatori di cambiamenti sia nel mondo che sul web: basti pensare che nove ragazzi su dieci tra i 18 e i 29 anni sono in possesso di uno smartphone. Non sono soltanto i più giovani adulti ad avvicinarsi a smartphone e tablet: le nuove tecnologie smart si sono diffuse capillarmente in tutte le fasce demografiche, il che si traduce in una presenza maggiore e più costante su internet dell’intera popolazione.
Per il mobile marketing tali considerazioni corrispondono ad una vera e propria miniera d’oro, già individuata dai colossi del web, che operano in direzione di uno sviluppo costante di piattaforme e applicazioni mobile friendly: in questo articolo saranno esposte sei statistiche in grado di convincere anche i più scettici della portata di tali cambiamenti.
1) Nel 2014 gli utenti connessi da dispositivi mobile supereranno gli utenti che navigano da PC
Il momento del sorpasso è alle porte, vista la sostanziale parità e considerando che buona parte degli utenti possiede sia un computer che almeno un dispositivo mobile: non adeguarsi ai tempi e non rendere il proprio sito web e il proprio marketing funzionale a smartphone e tablet potrà significare, da qui a pochi mesi, perdere più del 50% dell’utenza di internet.
C’è un’altra sostanziale differenza di cui bisogna tener conto: le connessioni 3G comportano limiti di banda, motivo per cui gli utenti mobile evitano siti pesanti in termini di megabyte e lenti da caricare e un semplice rallentamento può ridurre la soddisfazione di questi ultimi del 16%.
Tre quarti degli utenti mobile tenderanno infatti a cambiare direttamente pagina se quest’ultima non sarà carica entro 5 secondi e la metà di questi dichiara che non tornerà sul sito reo di aver fatto sprecare loro tempo e banda.
Le strategie per venire incontro alle esigenze degli utenti sono molteplici: si possono sfruttare dei servizi di ottimizzazione, si può lavorare ad un responsive web design oppure creare una versione mobile del proprio sito web separata per compiacere i possessori di smartphone e tablet.
2) Tre quarti delle visite da dispositivo mobile avvengono da casa
A sfatare il falso mito degli amanti della tecnologia che usano il PC in casa e lo smartphone quando sono in giro è uno studio congiunto di AOL e l’University of Virginia, che mette in rilievo come ormai si preferisca connettersi in mobile pur avendo un computer a portata di mano.
Si tratta di un dato ancor più significativo nell’orientamento del proprio marketing: quanti utenti saranno disposti ad accendere il pc per visualizzare decentemente il vostro sito? La statistica lascia intendere che saranno pochi, pochissimi.
3) Tre quarti delle ricerche Google effettuate da dispositivi mobile sono seguite dall’azione, piuttosto in fretta.
Una ricerca pubblicata dal colosso di Mountain View nel 2013 mette in luce come gran parte delle ricerche provenienti da smartphone e tablet sia seguita da azioni come la ricerca continua (ad esempio se si sta cercando un preventivo l’utente continua finché non trova risultati soddisfacenti), la condivisione sui social network o l’acquisto, se si tratta di store online.
La rapidità di queste azioni è il risvolto più sorprendente: il 55% avviene entro un’ora dalla ricerca, resa snella e agevole dall’interfaccia mobile di Google. La stessa percentuale di utenti desktop impiega circa un mese per raggiungere gli stessi dati.
Una buona campagna di mobile marketing può sfruttare proprio quest’esigenza dell’immediato, proponendo ad esempio offerte limitate per poche ore o per i primi 100 clienti.
4) Il dispositivo mobile è, per il 90% degli utenti, uno strumento importante in tutte le fasi dell’acquisto.
Nove utenti su dieci utilizzano il proprio smartphone per attività pre-commerciali come la ricerca di punti vendita e di buoni affari. L’84% di questi si connette anche all’interno dell’attività commerciale, utilizzando il motore di ricerca per trovare siti di vendita al dettaglio e operare confronti sulla convenienza.
I rivenditori devono fare i conti con le esigenze degli utenti mobile: il 58% di questi, cercando informazioni da motore di ricerca, si aspetta di trovare la posizione di un negozio e le indicazioni stradali per raggiungerlo e il 57% cerca gli orari di apertura.
Il 44% degli utenti sfrutta il proprio dispositivo mobile per confrontare i prezzi e trovare la soluzione più conveniente e il 33% cerca informazioni dettagliate e recensioni sul prodotto prima dell’acquisto.
Conoscere tutti questi dati e comportarsi di conseguenza può rendere la vita facile ai pre-shopper che si informano tramite smartphone e, in definitiva, renderli propri clienti.
5) Chi acquista da mobile, acquista più frequentemente.
Uno studio congiunto del 2013 di Google Shopper Marketing Agency Council e M/A/R/C evidenzia questa tendenza, visibile in particolare nel settore di salute e bellezza, dove i carrelli virtuali di chi fa acquisti online frequentemente sono più grandi rispetto agli acquirenti occasionali anche del 50%. Per quanto riguarda gli elettrodomestici la differenza è attestata intorno al 40%.
La sfida per il mobile marketing è trasformare i clienti occasionali in abituali: un’esperienza di e-shopping soddisfacente può fare, in questo senso, la differenza e tempi di caricamento snelli, un’interfaccia intuitiva con foto, caratteristiche e recensioni del prodotto visualizzabili senza fatica potrebbero convincere anche i potenziali acquirenti più dubbiosi.
6) L’85% degli utenti mobile preferisce utilizzare applicazioni.
E’ ciò che emerge da un rapporto pubblicato da Computerware nel 2013 e di cui gli sviluppatori non possono che tenere conto.
L’utente mobile medio preferisce esplorare i contenuti tramite applicazione, ritenuta più intuitiva e veloce rispetto alla navigazione da browser.
Nello sviluppo di un eventuale software bisogna però tenere conto delle aspettative dell’utenza: un’app funzionale a questo scopo non può permettersi di essere lenta e di non essere intuitiva come l’utente mobile si aspetta. Il 28% degli utenti mobile si aspetta addirittura che l’app riesca a caricare i contenuti richiesti entro 1-2 secondi, dimezzando così il tempo che la stessa ricerca richiederebbe da browser.
Si tratta di dati importanti, che devono spingere gli sviluppatori verso la perfezione: l’utente medio è infatti molto esigente riguardo alle applicazioni, che nel 79% dei casi non prova ad utilizzare più di una o due volte se non ritenuta adeguata.