Sei in regola con le norme anti SPAM?
CAN-SPAM è la normativa che tutti i marketer (e quelli che si occupano di email marketing in particolare) devono seguire se non vogliono trovarsi ad affrontare sanzioni e penalizzazioni.
Alcune parti di questa normativa sono piuttosto semplici, ma altre sono davvero complicate. Al fine di evitare questi enormi errori che potrebbero risultare molto costosi, qui di seguito è riportato un breve elenco di modi nei quali si potrebbe effettivamente infrangere la legge senza saperlo.
1 Non c’è una via di uscita.
E’ illegale non indicare in modo chiaro ai destinatari di posta elettronica la procedura per cancellarsi facilmente.
L’unico requisito di effettiva conformità CAN-SPAM è che sia facile per una persona comune a riconoscere e leggere queste informazioni.
La maggior parte delle email marketing include questa informazione in calce ad ogni email in uscita (come piè di pagina). Normalmente esiste un pulsante trasparente oppure un collegamento per annullare l’iscrizione a quel particolare list o newsletter.
Avrete notato recentemente che Gmail sta rendendo più facile per gli utenti e per gli altri lettori simili annullare l’iscrizione. L’idea è di rendere più semplice il processo per rimuovere il proprio indirizzo mail dalle liste promozionali indesiderate, per essere in grado di poterlo fare senza dover arrivare a piè di pagina delle email. Questa caratteristica è stata in modalità test per qualche tempo ma recentemente Gmail l’ha resa accessibile a tutti.
2. Mantieni aggiornata la tua lista di richieste
Normalmente si hanno dieci giorni di tempo dal momento in cui gli utenti chiedono di cancellarsi dalla lista per cancellarli effettivamente.
Molti ESP (la maggior parte dei fornitori di servizi di posta elettronica – come iContact o Aweber) forniscono un modo per automatizzare l’intero processo.
‘OfferVault – abbonati allo Scoop’, per esempio, ha un processo in due parti. Vi è un collegamento che si trova nella sezione di piè di pagina di ogni e-mail che conduce ad una pagina Aweber dove gli utenti possono scegliere di cancellarsi da soli da uno o più elenchi alla volta. Aweber poi li seleziona automaticamente per inviare ulteriori comunicazioni in futuro in base alle loro scelte.
Non è consentito far pagare una tassa per essere rimossi dalla mailinglist o richiedere qualsiasi informazione diversa dall’indirizzo di posta elettronica dell’utente. L’utente non può essere tenuto a fare nulla di più di inviare una email di risposta o di visitare una sola (una – non due o tre, ma una) pagina web per annullare l’iscrizione.
Ancora una nota su questo punto: una volta che un utente ha annullato l’iscrizione, non si può vendere o cedere le informazioni di quella persona ad altri.
3. Specifica sempre chi è che sta inviando le email
Un enorme numero di aziende sta fingendo di essere qualcun altro, più specificamente un altro sito o azienda. Questo spesso è fatto per cercare di ingannare o ingannare proprio il destinatario e convincerlo ad aprire la tua email oppure per evitare che i messaggi di posta elettronica vadano nella cartella di posta indesiderata o spam.
Quando fate un invio di email alla vostra lista, è necessario accertarsi che sia l’azienda che la vostra attività siano chiaramente identificati. Sia il destinatario che l’indirizzo di risposta devono essere i vostri.
Il dominio che si promuove via email deve essere il proprio o quello che si è autorizzati a promuovere. Il dominio deve essere anche quello è citato in seguito nel vostro messaggio. Ad esempio: è illegale dire alla gente che si sta promuovendo un sito che vende pillole per la dieta che poi li reindirizza a un sito di incontri.
4. Oggetto della mail ingannevole
Questo è un argomento molto delicato. Se il vostro oggetto promette al lettore uno sconto settimanale del gas, allora avete bisogno di offrire effettivamente uno sconto settimanale sul gas. La legge stabilisce che l’oggetto della vostra mail non può essere fuorviante.
Quando create le vostre email, pensate a modi con i quali potete far capire ai lettori quello che state inviando loro. Provate a mettervi nei loro panni, come se foste qualcuno che potrebbe non avere così familiarità con il vostro business e con quello che offrite, e cercate di chiarire bene la motivazione della vostra mail.
5 È un annuncio?
Anche in questo caso non bisogna nascondersi dietro cortine fumogene. È necessario mettere in chiaro, sia in piccolo nella parte superiore che in grande in quella inferiore della vostra email, che l’email è un messaggio pubblicitario. Inoltre, essere chiari su ciò che la pubblicità vuole esplicare.
Ad esempio, se nell’annuncio affermate che sono previsti 25 euro di scQuestoonto sull’acquisto di una lavatrice presentando il vostro coupon, dovete eventualmente specificare che sono esclusi alcuni modelli. L’acquirente non deve scoprirlo una volta nel punto vendita.
6 Dove sei nel mondo?
Questo punto è molto semplice, ma sembra essere trascurato troppo spesso. Da qualche parte nella tua e-mail (tradizionalmente in basso nel piè di pagina), è necessario fornire il proprio indirizzo fisico (strada o casella postale). Ovviamente non deve essere il proproo indirizzo di casa personale. La maggior parte delle aziende istituisce una casella postale o un servizio di inoltro della posta. Hai solo bisogno di essere in grado di ricevere comunicazioni tramite posta normale.
7 Monitorare le mail delle agenzia
Monitorare il check out per i tuoi affiliati o agenzia di marketing. La vostra azienda è legalmente responsabile per le azioni di qualcuno che assumete o autorizzate a inviare e-mail di marketing a vostro nome. Sia la vostra azienda che la persona autorizzata o la società incaricata saranno ritenuti responsabili se una delle leggi di CAN-SPAM non vengono rispettate.
Di seguito è riportato una semplice lista di controllo per il CAN-SPAM per evitare di cadere in errore:
1. dovete far sapere agli utenti come lasciare la lista
2. quando una persona vuole uscire dalla vostra lista e-mail, eliminatela
3. siate chi dite di essere!
4. indicate chiaramente il motivo della richiesta nell’oggetto della mail
5. dite ai vostri contatti che si tratta di una pubblicità
6. è necessario disporre di un dell’effettiva ubicazione fisica
7. assicuratevi di sapere che cosa sta facendo la vostro Marketing Agency!
Seguite questi semplici passi e sarete sulla buona strada per essere in regola con la CAN-SPAM.
La maggior parte degli ESP saranno effettivamente in grado a breve di autonatizzare la maggior parte di questi criteri (come piè di pagina con indirizzo fisico, link unsubscribe, ecc). Tuttavia, è buona regola rivedere tutte le vostre e-mail marketing prima di mandarle fuori.